Astratto e allo stesso tempo concreto, minimal ma ricco di personalità, il bianco è un colore che è sempre stato presente nelle varie epoche della storia architettonica.

Il colore della sperimentazione, della purezza, della sintesi e della freschezza, che riesce ad adattarsi ai vari contesti con stile e unicità grazie all’innata versatilità. Una tendenza architettonica, quella del bianco, molto attuale che incontra le esigenze estetiche più contemporanee. 

Quando pensiamo ad uno stile architettonico in cui il colore bianco è protagonista possiamo andare con la mente all’architettura mediterranea della Grecia o alla regione della Puglia con i suggestivi trulli, luoghi magici in cui il bianco è diventato una riconoscibile variabile identitaria. 

La grande capacità del bianco è anche quella di amplificare la percezione degli spazi e conferire così una visione più estesa degli spazi. Questo colore rende possibili naturali giochi di luce, che caratterizzano sempre di più l’architettura contemporanea.

Uno degli ambasciatori del bianco è ad esempio Richard Meier, architetto statunitense riconosciuto come uno dei principali esponenti dell’architettura contemporanea e noto per gli edifici interamente “total white” creati nei diversi continenti. 

“Il bianco – secondo l’archi star – rende più evidenti le differenze tra aperture e chiusure, tra solidità e trasparenza, tra elementi lineari ed elementi piani, tra involucro e struttura. Il bianco rende vivi gli elementi architettonici”. 

Non solo per la bellezza, ma anche per la funzionalità in passato è stato una scelta ottimale. Massimizza la diffusione dei raggi solari grazie al potere riflettente, caratteristica che veniva sfruttata soprattutto un tempo per motivi di risparmio energetico, perché la radiazione solare si riflette e in questo modo viene ridotta la temperatura dell’abitazione.

Vandersanden ha sviluppato un elegante e duraturo mattone di colore bianco, realizzato con sole materie prime 100% naturali. 

È il mattone 125 Perla, creato da un processo di lavorazione, cottura e compressione che dà vita ad una tipologia di mattone faccia vista “fatto a mano” inefflorescente, resistente alle variazioni di temperatura, al gelo e all’alta pressione. 

L’ottima qualità del mattone è conferita non solo dalle materie di origine naturale, ma anche dalla sapiente tecnica di cottura che raggiunge un picco massimo di circa 1080° C per poi abbassarsi lentamente per garantire la struttura e la resistenza del mattone.

Nessun colorante, soltanto la purezza del mattone. 

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